sabato 28 dicembre 2013

LE SFIDE DELLA RUOTA

La storia della ruota della bicicletta non è fatta solo di evoluzioni tecniche ma anche di uomini, record e sfide all'ultimo colpo di pedale.
Avvolte grazie ad essa si è riusciti a infrangere un record che sembrava dovesse durare in eterno, altre volte un suo difetto emerso in gara ha spinto i costruttori verso nuove soluzioni tecniche. Per alcuni è stata motivo di sconfitta, per altri una spinta verso la vittoria.


la bicicletta usata da Moser per il record dell'ora del 1984


Quando nel 1972 a Città del Messico, il "cannibale" Eddy Merckx si appresta nel tentativo di stabilire il nuovo Record dell'ora, nessuno ancora sa che per i successivi dodici anni quello sarà l'uomo da battere con i suoi 49 km e 431 m percorsi in un'ora. Negli anni seguenti in molti provano a superare il suo tempo, ma bisogna aspettare il 19 Gennaio del 1984 prima di vedere qualcuno in grado non solo di mangiarsi il cannibale ma anche, di superare la soglia dei 50 km percorsi in un'ora.
L'uomo dell'impresa è il triestino Francesco Moser il quale quel giorno si presenta sulla pista del velodromo con una bicicletta mai vista prima d'ora. A colpire sono quelle due enormi ruote prive di raggi, ideate dal professore Del Monte e chiamate lenticolari, simboli di un nuovo modo di concepire il ciclismo. Se Merckx aveva chiesto aiuto al miglior produttore di biciclette, Moser si era spinto più in là rivolgendosi all'aerodinamicità per fendere l'aria e battere il record che fa suo con il tempo di 50 km e 808 metri in un'ora. 



Tullio Campagnolo e il suo sgancio rapido


11 Novembre 1927, Gran premio della Vittoria. il ciclista Tullio Campagnolo in seguito a una foratura si trova costretto a cambiare la ruota posteriore. Il tempo sulle rampe del Croce d'Aune non è dei migliori, fa molto freddo e per di più c'è anche la neve. All'epoca i ciclisti non possono contare su un team come oggi, così Campagnolo scende dalla bici e inizia a svitare i galletti, ovvero i bulloni che si usavano al tempo per chiudere la ruota, ma ha le mani gelate e quello che a prima vista sembra un semplice cambio ruota si trasforma in un'impresa destinata a cambiare la storia della ruota e del ciclismo.


esempio di sgancio rapido


leve sgancio rapido Campagnolo



"Bisogna cambiar qualcosa de drio" dice Campagnolo al termine della competizione e qualcosa dietro cambia veramente. Appesa la bicicletta al chiodo nel 1930 Tullio Campagnolo brevetta lo sgancio rapido, un sistema che usando un perno passante nel mozzo e fissato alla forcella, consente di cambiare una ruota attraverso una semplice levetta. Quello che segue è la nascita di un'azienda, la Campagnolo, ancora oggi tra le migliori produttrici di ruote di bicicletta.

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