sabato 28 dicembre 2013

UN, DUE E TRE ... RUOTE




Nel 1890, dopo aver conquistato la terra la bici si spostò in acqua. Nacque così l'Hydrocycle, una bici le cui ruote sono sostituite da una pala e due corpi galleggianti. Da questa idea si sviluppò anche il pedalò, amico di molti giovani vacanzieri.

MONOCICLO



Nato alla fine dell'800, secondo alcune teorie sarebbe il diretto discendente del Velocipede o Penny Farthing. Se ne trova conferma nel fatto che all'epoca i velocipedi presentavano i pedali collegati direttamente al mozzo della ruota anteriore, come nel caso del monociclo. Inoltre, l'avere la  ruota anteriore più grande rispetto a quella posteriore consentiva di fare delle impennate in avanti. Diversamente dalla bicicletta "l'Unicycle" ha mantenuto uno spirito ludico, tanto che per molto tempo e ancora oggi è associato al mondo del circo. 



Oltre al monociclo esiste anche la monoruota, che però fa uso di un propulsore. In questo caso il guidatore non si trova sopra la ruota ma al suo interno. Ideata dall'italiano Davide Cislaghi fece la sua comparsa al salone dell'automobile, a Torino, nel 1903.



Nel 1870 James Starley produce la Ariel, meglio nota come Penny Farthing, una bici con due ruote che si distingueva dalle precedenti, per via della ruota anteriore, più grande rispetto a quella posteriore. Il motivo è da ricondursi all'esigenza di incrementare la velocità del velocipede, e dal momento che la velocità era un rapporto di 1:1, aumentando la dimensione della ruota si aumentava la velocità. Tutto questo a scapito della sicurezza degli utenti. Uno dei primi problemi era infatti, quello di salire sul mezzo, cosa che richiedeva una certa abilità; un altro ostacolo derivava dalla frenata, e la discesa dal mezzo.


All'invenzione del velocipede è legata quella del VELO-DOG, una rivoltella usata tra la fine dell'800 fino alla prima guerra mondiale. Il nome unisce la parola francese velocipède e la parola inglese dog. La pistola fu ideata non per una difesa generale ma per i ciclisti che potevano difendersi dall'attacco di cani durante le loro gite fuori città.



Inventata nel 1880 da G.W.Pressey, la America Star Bicycle era la risposta americana alla Penny Farthing. Si differenziava da quest'ultima per il fatto di avere la ruota posteriore, e non quella anteriore, più grande. I risultati erano però i medesimi, visto che anche qui la sicurezza veniva meno. Era infatti nella norma che i ciclisti si capovolgessero all'indietro, non appena affrontavano salite anche di lieve pendenza.

OTTO BICYCLE


Spostando le ruote sull'asse trasversale nasce la Otto Bicycle, velocipede che veniva guidato attraverso due manovelle che consentivano di girare bloccando separatamente le due ruote, come una comune carrozzella. 


TRICICLO


Dall'ideatore della Penny Farthing deriva il velocipede a tre ruote, detto triciclo, le cui tracce sembrano però, iniziare già a partire dal 17° secolo. Anche se oggi è associato al mondo dell'infanzia, al triciclo si deve la nascita dei mezzo motorizzati, ovvero l'automobile. Una delle prime case automobilistiche, la francese De Dion-Bouton, infatti, fu una delle prime a sviluppare il concetto di industria automobilistica.


Dal triciclo deriva l'HANDBIKE, concepita per persone con disabilità agli arti inferiori, e utilizzata principalmente come mezzo per praticare sport.

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