sabato 28 dicembre 2013

CUSCINETTO A SFERA vs. PNEUMATICO



Nel saggio socio-economico Elogio della bicicletta (o Energia e equità) del 1973, dove l'antropologo Ivan Illic fa un'interessante analisi delle disparità sociali attuate dalla velocità e dai mezzi di trasporto, c'è un capitolo in cui si celebra il cuscinetto a sfere come l'invenzione che ha permesso la nascita della bicicletta e che ha una portata pari all'invenzione della ruota nel neolitico. L'importanze di tale tecnologia sta nel fatto che ha permesso di far evolvere la bicicletta da semplice oggetto ludico, a mezzo di trasporto. Un ruolo altrettanto importante l'ha giocato, però, anche la camera d'aria di Dunlop. Con l'introduzione di tale invenzione infatti, la bicicletta ha conosciuto un rapido successo, entrando nelle case delle famiglie che smisero di vedere il mezzo come pericolo e inaffidabile. Inoltre l'introduzione della camera d'aria ha fatto sì che la bicicletta non fosse più vincolata a determinate tipi di strade. In un certo senso ne ha ampliato il raggio d'azione, permettendo di muoversi anche su percorsi poco agevoli. Ne è un esempio estremo la mountain bike.
Come nel  paradosso dell'uovo e della gallina, ci si chiede se abbia avuto più importanza il cuscinetto a sfere o lo pneumatico, ma forse la risposta è che senza queste due soluzione tecniche la bicicletta non avrebbe mai avuto successo. Senza il cuscinetto a sfere non sarebbe finito per essere relegato a semplice trastullo, e senza lo pneumatico sarebbe rimasto un mezzo relegato al contesto cittadino. In entrambi i casi non avrebbe mai potuto competere con la coetanea macchina.

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