Ogni oggetto ha alle
proprie spalle una storia da svelare. Essa non è un racconto
vanitoso, ma l'alternarsi dell'ingenio umano e delle sue disgrazie.
Così, attraverso gli
oggetti, gli uomini possono comprendere la propria natura e la ruota
della bici ci dice che siamo viaggiatori. Che ci muoviamo nel tempo e
nello spazio, per sopravvivere ma anche perché costantemente
insoddisfatti. Ma non ci basta solo muoverci, dobbiamo farlo
velocemente, perché in fondo il nostro tempo è limitato e la nostra
sorte è mutevole.
La storia della ruotadella bicicletta ha inizio due secoli fa, quando per mano di un conte
nasce la bicicletta. Con il passare del tempo le esigenze trasformano
quella ruota di legno, proveniente da un carro, in un oggetto la cui
forma rasenta la perfezione, scolpita dalla ricerca e dal desiderio
d'innovazione proprie dell'uomo.
La ruota della biciclettaè la prima ad incanalare l'energia umana trasformandola inspostamento. Per viaggiare non avevamo più bisogno degli animali,
bastavamo noi. La velocità era però, in agguato e così da due
ruote si è passati a quattro, e dalla forza delle gambe ci ci è
rivolti a quella di un motore. Consapevoli, però, che ogni cosa ha
un prezzo e che muoversi comporta relazionarsi con l'ambiente
circostante, il quale non rimane immutato al nostro passaggio,
abbiamo eretto la ruota della bici e quest'ultima a baluardo indifesa del nostro pianeta.
Ma la ruota della bici
ama girare, divorare l'asfalto, arrampicarsi, scivolare rapida, e gli
uomini amano correre, beffare il tempo. Ecco che allora la ruota si affaccia nel mondo dello sport e iniziano le sfide, solitarie e non,
con vinti e vincitori. Tal volta a prevalere è l'uomo, altre volte è
la ruota e quando ciò accade subito ci si mette a modellarne una
nuova che non faccia sfigurare il suo creatore.
La ruota della bici è
pur sempre un oggetto. Come tale gli uomini non possono fare a meno
di riversarvi il proprio estro creativo, capace di donare un'anima
anche ad un corpo vuoto. La ruota diventa allora opera d'arte,
decorazione, mezzo espressivo. Assume valore. Contemporaneamente
diventa oggetto d'invidia e poiché è preziosa va protetta. Perché
l'uomo non è solo creazione ma anche degenerazione.
Così da manufatto puramente funzionale, la ruota della bici è diventata espressione sociale. Del resto questo è il destino di qualsiasi oggetto. Se
prendessimo ad esempio una forchetta, ci renderemo conto che questa
non è solo uno strumento atto al nostro nutrimento ma anche lo
specchio di una società basata su usi e costumi che negli oggetti
trovano il loro sostentamento.
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