giovedì 17 ottobre 2013

HOW IT'S MADE



La ruota della bicicletta è un componente fondamentale della bici. Come qualsiasi ruota è munita di raggi ed è in grado, per natura propria, di ruotare attorno ad un asse. La prima ruota applicata a quella che sarebbe stata la mamma della biciclette, la Draisine o Draisina, sviluppata nel 1816 dal tedesco Karl Christian Ludwig Drais von Sauerbronn, non era che una semplice ruota in legno proveniente da un carro. Nei successivi 150 anni di storia la ruota ha subito molte evoluzioni. Se la forma è rimasta invariata, i materiali invece si sono evoluti (dal legno, all'alluminio fino al carbonio). Sono poi stati aggiunti nuovi elementi (il mozzo a tre velocità Sturmey - Archer, la camera d'aria di John Dunlop, i freni) e altri sono stati perfezionati (dai raggi a compressione a quelli a trazione).






1. COPERTONE (pneu, reifen, neumatico) elemento più esterno della ruota, svolge il compito di proteggere la camera d'aria e creare la giusta aderenza per la ruota. A seconda del tipo di bici la mescola può variare come anche il disegno del battistrada. Più liscio per una ruota usata in città o con scanalature per una ruota usata in una MTB.





2. CAMERA D'ARIA (tube interieur, schlauch, tubo interior) struttura tubolare posto tra il cerchione e il copertone. Nel 1865 Charles Goodyear scoprì casualmente il processo di vulcanizzazione della gomma, scoperta che nel 1888 portò lo scozzese John Boyd Dunlop a creare la prima camera d'aria moderna, idea anticipata nel 1846 da Robert William Thomson.





3. CERCHIONE (jante, felge, llanta) elemento esterno della ruota che contiene la camera d'aria e collega lo pneumatico al mezzo (bicicletta), unito al mozzo tramite raggi. Attualmente in commercio si possono trovare cerchi con altezze diverse: basso, medio o alto profilo. Anche la dimensione può variare, 28'' - 30'' MTB, 28'' bici da corsa, 26'' bici da donna, 24'' bici da bambino e 12''  BMX. Anche il materiale ha subito delle variazioni, dal legno, all'acciaio fino all'alluminio. Negli ultimi 20 anni è stato introdotto anche il carbonio anche se il suo costo ne ha limitato l'uso su bici usate in competizioni sportive. All'interno del cerchione troviamo poi la pista frenante, che può essere interna o esterna, a seconda del tipo di freno. 






4. RAGGIO (rayon, speichen , radios) tiranti metallici che collegano il mozzo e il cerchione; dalle ruote in legno con  raggi a compressione si è passati alle ruote moderne con raggi a tensione. Nelle prime biciclette i raggi agivano come dei puntoni, ovvero la forza di compressione era sostenuta dai raggi posti perpendicolarmente al mozzo, per poi passare all'uso di raggi tangenti al mozzo rendendo la ruota più elastica e meno soggetta a deformazioni. Evoluzione dei raggi sono le ruote lenticolari, che eliminando la presenza di questi, riescono a migliorare le prestazioni del ciclista, con un aumento notevole della velocità.




                     
5. NIPPLE viti che permettono la regolazione della tensione dei raggi; a partire dal 2000 sono apparsi i primi nipple posti nel mozzo, aumentando la resistenza dei raggi.





6. VALVOLA (valve, ventil, valvula) elemento collegato alla camera d'aria, attraverso cui è possibile gonfiare quest'ultima.





7. MOZZO (moyeu, nabe, cubo)  parte centrale della ruota attorno al cui asse gira la ruota. Nel 1930 il celebre Tullio Campagnolo inventò lo sgancio rapido, tutt'oggi in uso,  con cui è possibile smontare una ruota attraverso una semplice leva.






8. CUSCINETTI A SFERA (roulement à billes, kugellager, cojinete de bolas) dispositivo meccanico utilizzato per ridurre l'attrito tra due oggetti in movimento rotatorio lineare tra di loro.
Insieme all'invenzione della camera d'aria è considerato l'elemento che ha consentito la nascita della bicicletta moderna.






9. PERNO ( goupille, stift, perno) asse che collega il mozzo alla forcella della bici, dunque elemento di congiunzione tra il telaio e la ruota.






10. PIGNONE (pignon, ketternrad, pinon) ruota dentata che tramite una catena trasmette il moto alla ruota posteriore.





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